Norma (1997 Remastered Version): Meco all'alta di Venere ... Me protegge, me difende
Pollione: Meco all'altar di Venere
Era Adalgisa in Roma,
Cinta di bende candide,
Sparsa di fior la chioma.
Udia d'Imene i cantici,
Vedea fumar gl'incensi,
Eran rapiti i sensi
Di voluttade e amor.
Eran di voluttade
Rapiti i sensi
Di voluttade e amor.
Quando fra noi terribile
Viene, viene a locarsi un ombra;
L'ampio mantel Druïdico
Come un vapor l'ingombra;
Cade su l'ara il folgore,
D'un vel si copre il giorno,
Muto si spande intorno,
Un sepolcrale orror.
Più l'adorata vergine
Io non mi trovo accanto:
N'odo da lunge en gemito,
Misto de'figli al pianto –
Ed un voce orribile
Echeggia in fondo al tempio:
"Norma così fa scempio
D'amante traditor."
Flavio: Odi?
I suoi riti a compiere
Norma, Norma dal tempio move.
Druidi: Sorta è la luna, o Druidi.
Ite, profani, altrove.
Flavio: Vieni!
Pollione: Mi lascia.
Flavio: Ah, m'ascolta!
Pollione: Barbari!
Flavio: Fuggiam...
Pollione: Io vi preverrò!
Flavio: Vieni, fuggiam –
Scoprire alcun ti può.
Pollione: Traman congiure i barbari,
Ma io li preverrò.
Flavio: Ah! Vieni, fuggiam...
Sorprendere alcun ti può.
Pollione: Me protegge, me difende
Un poter maggior di loro.
È il pensier di lei che adoro,
È l'amore, è l'amore che m'infiammo.
Di quel dio che a me contende
Quella vergine celeste.
Arderò le rie foreste,
L'empio altar, l'empio altare abbatterò.
L'empio altare abbatterò.
L'empio altare abbatterò!
Abbatterò,
Abbatterò –
L'empio altare abbatterò!