La traviata, Act I: Act I Scene 1: Dell'invito trascorsa e gia l'ora (Chorus)
Dellinvito trascorsa è già lora
Voi tardaste
Giocammo da Flora.
E giocando quellore volar.
Flora, amici, la notte che resta
Daltre gioie qui fate brillar
Fra le tazze è più viva la festa
E goder voi potrete?
Lo voglio;
Al piacere maffido, ed io soglio
Col tal farmaco i mali sopir.
Sì, la vita saddoppia al gioir.
In Alfredo Germont, o signora,
Ecco un altro che molto vi onora;
Pochi amici a lui simili sono.
Dà la mano ad Alfredo, che gliela bacia
Mio Visconte, merce di tal dono.
Caro Alfredo
Marchese
Tho detto:
Lamistà qui sintreccia al diletto.
Pronto è il tutto?
Un servo accenna di sì
Miei cari sedete :
È al convito che sapre ogni cor.
Ben diceste le cure segrete
Fuga sempre lamico licor.
Sempre Alfredo a voi pensa.
Scherzate?
Egra foste, e ogni dì con affanno
Qui volò, di voi chiese.
Cessate.
Nulla son io per lui.
Non vinganno.
Vero è dunque? onde è ciò?
Nol comprendo.
Si, egli è ver.
Le mie grazie vi rendo.
Voi Barone, feste altrettanto
Vi conosco da un anno soltanto.
Ed ei solo da qualche minuto.
Meglio fora se aveste taciuto.
Mi è increscioso quel giovin
Perché?
A me invece simpatico egli è.
E tu dunque non apri più bocca?
È a madama che scuoterlo tocca
Sarò lEbe che versa.
E chio bramo
Immortal come quella.
Beviamo.
O barone, né un verso, né un viva
Troverete in questora giuliva?
Il Barone accenna di no
Dunque a te
Ad Alfredo
Sì, sì, un brindisi.
Lestro
Non marride
E non se tu maestro?
Vi fia grato?
Sì.
Sì? Lho già in cor.
Dunque attenti
Sì, attenti al cantor.